COMUNICATO
SLP-CISL, Sindacato di maggioranza assoluta in Poste Italiane, manifesta netta contrarietà alla eventuale ulteriore collocazione in borsa di quote societarie in mano allo Stato.
“Con la vendita delle azioni di proprietà del MEF – dichiara il Segretario Generale della Slp Cisl , Raffaele Roscigno – lo Stato perderebbe di fatto la proprietà della più grande azienda di servizi del paese, immaginando di mantenere il controllo della stessa con le residue quote in mano a Cassa Depositi e Prestiti. Poste Italiane, da oltre 15 anni, – prosegue il Sindacalista – produce utili ingenti, che sfiorano i due miliardi di euro per l’anno 2023, utili distribuiti prevalentemente agli azionisti e di cui lo Stato ne beneficia in larga parte. A fronte di 2/3 miliardi da incassare a breve, il Governo regala ai privati la gallina dalle uova d’oro e i cospicui dividendi degli anni a venire”.
“Già in passato abbiamo contrastato con successo il tentativo di altri governi a fare cassa con la svendita di una azienda strategica per il paese, che assicura servizi essenziali ai cittadini anche nei luoghi più remoti e sostiene gli sforzi finanziari delle Imprese”
“Le notizie di questi giorni, – conclude Roscigno – apparse ripetutamente sui media, ci mettono in allarme e ci obbligano a sensibilizzare i 120 mila dipendenti e le loro famiglie circa i rischi, anche dei livelli occupazionali, che potrebbero nascere se una grande infrastruttura come Poste finisse in mano ai privati.
Inizia da oggi una attenta vigilanza sull’argomento e una forte sollecitazione alle forze politiche a difesa di uno degli Operatori Postali più importanti al mondo”.
Roma, 9 novembre 2023
IL SEGRETARIO GENERALE
Raffaele Roscigno
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